Compositore, artista visivo e performer, Charlemagne Palestine è una delle icone della musica contemporanea. Associato all’avanguardia sviluppata a New York negli anni Settanta, viene spesso descritto come uno dei maestri del minimalismo insieme a La Monte Young, Terry Riley e Philip Glass. “Non voglio appartenere a nessun club che voglia accettarmi come suo membro”, risponde ai vari tentatavi di classificazione e citando Groucho Marx. E' durante gli anni universitari che sviluppa l'originale tecnica pianistica dello Strumming, caratterizzata dall'alternarsi di singole note, accordi e tonalità, senza mai ripetersi. Questa pratica porta l’artista ed il pubblico spettatore ad entrare in uno stato di trance performativa dovuto all’intensità fisica e sonora delle sue esibizioni.
Parte integrante e costante delle sue performance è senz'altro l'aspetto installativo; principalmente animato da animali di pezza, solitamente intesi come oggetti transitori e dotati di uno status spirituale tali da impersonare la famiglia, l’infanzia e le origini di ciascuno. In occasione dell’evento site specific al Museo della Merda, Charlemagne esplorerà l’aspetto culturale ed avveniristico dello sterco come inteso e proposto dal Museo; reinterpretandone la valenza ritualistica in chiave musicale e rendendolo parte integrante della esibizione installativa su pianoforte.
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